Non gli sucborelcedeva dall’età di 8 anni, da quando una tubercolosi ossea gli ha leso la colonna vertebrale, impedendogli l’uso delle gambe e co-stringendolo, per muoversi, soltanto a strisciare. Ma ora finalmente il calvario di Borel, il ragazzo camerunense di cui il nostro club ha deciso di occuparsi, pare avviato al termine: a Bologna, dove sta seguendo unborel programma di riabilitazione, è riuscito nuovamente a rimettersi in piedi ed a muovere qualche passo. Occorreranno nuovi interventi chirurgici ma la via del completo recupero è ormai intrapresa. Quella di Borel è una storia nella quale “L’In-guaribile Voglia di Vivere” ha avuto una particina, tuttavia fondamentale: siamo stati l’anello di congiunzione di una catena umanitaria che ha avuto come principali protagonisti un medico suo connazionale, il dottor Francis Sietchiping Nzepa, e l’intero staff del Villa Maria Cecilia Hospital, la struttura ammiraglia del gruppo creato dal forlivese Ettore Sansovini. Il dottor Francis – lo chiamiamo col nome di battesimo perché fra lui e il club si è ormai instaurato un rapporto di collaborazione e di amicizia – è stato il primo a prender-si a cuore le sorti di Borel e della sua infanzia negata, portandolo in Italia e battendosi per quasi due anni contro le pastoie burocratiche e le difficoltà finanziarie che non rendeva-no possibili gli interventi operatori. La svolta è arrivata quando proprio noi del club ci siamo interessati alla vicenda, offrendo un sostegno economico e avviando una sottoscrizione. Con straordinaria sensibilità il Villa Maria Cecilia Hospital si è fatto avanti e si è offerto di effettuare gratuitamente tutti i trattamenti chirurgici necessari. Il trait-d’-union col nostro club è stata la dirigente Anna Sansovini, decisiva è stata poi la totale disponibilità dell’équipe di ortopedia guidata dal professor Raul Zini. Nel frattempo, i fondi messi a disposizione dal nostro club (8.000 euro in totale) non sono rimasti inutilizzati. Sono serviti per acquistare una nuova carrozzina per Borel – che ci auguriamo non debba servirgli troppo a lungo – e per contribuire alle spese necessarie al percorso di riabilitazione. La strada è ancora in salita. Il ragazzo dovrà tornare altre volte sotto i ferri. Ma finalmente, dopo quei primi passi mossi con l’ausilio di un tutore, si intravvede che c’è una luce in fondo al tunnel.

Claudia Sbaragli (Consiglio direttivo Club)

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Quando i sogni escono dal cassettoDal 2010 al 2014 il Club L'inguaribile voglia di vivere ha realizzato i sogni di decine di amici. Progetti, aiuti, desideri che si sono trasformati in realtà e che in alcuni casi si sono ripetuti nel tempo. In totale abbiamo investito quasi cinquantamila euro per far uscire dal cassetto questi sogni; altre decine di migliaia di euro sono stati raccolti da associazioni o persone a noi vicini. Uno dei momenti più belli del Club è stata la giornata del 7 marzo 2012, quando siamo stati ricevuti in udienza da Papa Benedetto XVI. Per quell'occasione abbiamo contribuito alle spese di viaggio e alloggio dei nostri amici disabili. Molti sogni esauditi erano... sportivi: il Club L'inguaribile voglia di vivere ha portato nel ritiro dell'Inter Oumar Dyigo e in quello del Milan Severino Rossini; e al Mugello, Pasquale Canova ha potuto incontrare il suo idolo, Valentino Rossi. Un'estate al mare era lo slogan di molti nostri amici: il Club ha consentito delle vacanze... balneari a Patrizia Donati, Massimiliano Tresoldi, Gian Piero Steccato e Loris, Richi e Roberto. Patrizia Donati, grazie anche al Club, la scorsa estate ha potuto trascorrere due mesi a casa con il marito, i figli e il nipotino. Spesso le persone malate e disabili hanno bisogno di apparecchiature speciali. In questi anni abbiamo aiutato Marco Tremolada. Laura Salafia, Denis Cappellazzi e Salvatore Caserta. Servono poi soldi, molti soldi. A volte anche un piccolo sostegno dà la forza per ripartire. Abbiamo dato una mano a Giancarlo Rucci e Sebastiano Marrone. Poi ci sono le ispirazioni artistiche e culturali; il Club ha contribuito alla realizzazione di un cd per Tony Golfarelli, di un libro per William Lambertini e abbiamo consentito che Claudio Calabrò potesse continuare a fare teatro. Poi i viaggi, della fede e della speranza: abbiamo accompagnato a Lourdes Francesco Martano e, insieme a Paolo Marchiori, vari amici del Centro Volontari per la Sofferenza. E non ci vogliamo fermare qui...
Forza: diamoci, dateci una spinta!

Luca Amarelli e Marco Fabbri (vicepresidenti del Club L'inguaribile voglia di vivere)

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Aiutiamo Borel a camminare!Il Club L'inguaribile voglia di vivere vuol fare un regalo di Natale. Un regalo speciale. Vi diciamo il nome del destinatario: Borel Tchocning Komgue.
Borel è un ragazzino di 14 anni, camerunense di origine ma con un po' di sangue ormai romagnolo, innamorato pazzo della musica e vita: suona la chitarra e dovete sentire come la suona! E dovete vederlo com'è dolce quando sorride! Borel, da anni, purtroppo non cammina più: a seguito di un intervento chirurgico effettuato in Africa sulla colonna vertebrale, ha riportato un crollo verticale mielico con severa paralisi degli arti inferiori.
Per poter abbandonare la sedia a rotelle e tornare a camminare coi suoi piedi, Borel ha bisogno di due interventi chirurgici: interventi costosi, anche perché non c'è convenzione fra Italia e Camerun.
Servono migliaia e migliaia di euro: alcuni sono stati già raccolti in questi mesi, grazie all'Associazione San Vincenzo de Paoli, alla Croce Rossa di Cesenatico e a tanti privati cittadini che si sono presi a cuore la vicenda. Ma mancano ancora circa 10mila euro e questi 10mila euro vuole provare a raccoglierli il Club L'inguaribile voglia di vivere.
Lanciamo oggi questa campagna di sensibilizzazione: chiediamo a tutti voi di spargere la voce, coinvolgere amici, dare una mano a Borel.
I soldi li raccogliamo nel conto del club e poi li gireremo, appena sarà tutto pronto per gli interventi, alle persone che seguono quotidianamente il ragazzo camerunense. È sufficiente fare una donazione che potrà anche essere detratta dalla vostra dichiarazione dei redditi. Un euro, 10, 100 o 1.000 non fanno differenza: l'importante è che parta il messaggio e che ci si creda. Poi ci aiuterà Benedetta Bianchi Porro a realizzare questo piccolo miracolo, perché il 5 ottobre faremo una grande giornata di riflessione e festa, a Dovadola, proprio nella chiesa dove è sepolta la venerabile.

Per le donazioni:
Club L'inguaribile voglia di vivere
IBAN: IT23K0335901600100000011821
Causale: per Borel, erogazione liberale

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