Nel fine settimana del 24 e 25 giugno siamo stati invitati dal "Club L’inguaribile voglia di vivere" a Piombino dove la locale sezione Aisla organizza un evento di sensibilizzazione e raccolta fondi per ricerca sulla SLA. Abbiamo incontrato diversi ammalati. Non vi nascondiamo la fatica a dire di sì e ad incontrare altri ammalati! Noi, per una storia particolare e di cui ringraziamo il buon Dio, non abbiamo mai cercato un’associazione su cui appoggiarci, e pertanto l’invito ci lasciava un po’ perplessi, ma la proposta arrivava da un’amica e il sì detto tante volte a chi ci vuole bene non ci ha mai tradito. È stato faticoso... il viaggio lungo e le difficoltà oggettive, tanto dolore, tanta rabbia, tanta rassegna-zione amara ma non prevalevano sul desiderio di voler vivere, come ha detto un ammalato, prima di racconta-re delle barzellette, piangendo: "anche se la malattia è brutta, la vita è troppo bella!" Sembra uno slogan ma in quel contesto valeva tutta la ricerca. Ci ha impressionato come gli organizzatori, in particolare due, tocca-ti famigliarmente dalla SLA, sono riuscicristina2ti a coinvolgere, con volontari di tutti gli ambienti, si può dire un intero paese e a far sentire gli ammalati presenti come a casa. È importantissima la ricerca, ma avere amici come questi o un’associazione come "L’inguaribile voglia di vivere", che sostengono e realizzano i sogni di chi è ammalato, vi garantisco che valgono più della migliore medicina al mondo. Per cui sabato sera cena con concerto e domenica veleggiata con uno spettacolare veliero fino all’incantevole golfo di Baratti. Hanno addirittura coinvolto atleti di varie discipline che hanno aiutato a portare a bordo gli ammalati con le loro carrozzine. Nel golfo in alcuni abbiamo fatto il bagno con anche due ammalati contenti per una sorpresa così inaspettata. Cose grandi agli occhi di tutti e certamente una ricarica di Speranza per ognuno. In situazioni così non puoi non riconoscere che siamo fatti per essere felici, per la bellezza, per condividere il bisogno dell’altro e soprattutto per amare la vita! Per grazia, come dicevo prima, noi abbiamo una compagnia (un’amica americana ha detto che quando sen-te parlare di noi ci vede sostenuti da un Popolo), quella della Chiesa, che ci fa vivere ogni giorno così. Non so cosa abbiamo potuto portare noi ad una tale manifestazione, così presi dai nostri tempi: sembra qua-si di essere trasportati di posto in posto e spesso non si riesce neanche a scambiare qualche parola! Una cosa possiamo fare ed è appunto pregare, per noi e questi nuovi amici che tutto quello vissuto porti all’Origine, alla vera fonte di tanta Forza e Gioia! Altrimenti c’è sempre il ricatto o la "menata" se c’è o non c’è Gesù! Lui c’è a prescindere... ed è concreto attraverso le persone che ci stanno vicino. Grazie ancora per l’opportunità che ci avete dato.

di Cristina Maraggi e Guglielmo Bianco

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