Pubblichiamo di seguito il discorso che il Sindaco di Castel Rozzone (BG) ha pronunciato durante l'incontro del 9 marzo 2013, seguito da alcune foto scattate durante l'evento.

È con vero piacere che, a nome della Comunità di Castel Rozzone e dell'Amministrazione Comunale che rappresento, sono a porgere il saluto al Sig. Presidente Massimo Pandolfi, ai componenti del Consiglio Direttivo, agli Associati, parenti e amici del Club "L'inguaribile voglia di vivere". Un nome che trasmette l'entusiasmo e la caparbietà che ne hanno caratterizzato la costituzione e che sono indispensabili per affrontare con il giusto spirito e determinazione la possibilità di avere e condurre un'esistenza normale, fatta di gesti quotidiani e di azioni semplici per dimostrare che la disabilità non è sempre sinonimo di impossibile o di irrealizzabile. La capacità di apprezzare molte più cose della vita, anche con il sorriso sulle labbra e la soddisfazione di riprenderla pian piano attraverso ogni risultato positivo raggiunto, perché è impensabile non volerla vivere tutta.È lodevole l'impegno che gli associati si sono assunti per far conoscere e diffondere i valori che stanno alla base della loro attività e che devono continuamente essere alimentati, anche per creare una cultura più attenta nel prossimo. Una cultura che incoraggi il rispetto e la promozione vera del primato della persona, per renderla protagonista e non solamente utente, passando attraverso la valorizzazione delle associazioni: esse, come il mondo del volontariato in generale, sono chiamate in causa per sostenere le situazioni di difficoltà nei confronti delle famiglie che si sentono più vulnerabili.Spesso nell'emergenza nasce l'illusione che sia possibile risolverla scappando o sognando un mondo totalmente diverso e più il disagio è grande più aumenta l'attesa di qualcosa d'altro.Ma la risposta alle preoccupazioni di fronte all'incertezza va riscoperta nella vita di ogni giorno, vivendola bene e con dignità, non uscendone.Il vero cambiamento consiste nel prendersi cura della persona e nel comprendere come il benessere e la salute sono beni comuni dell'intera società, valori in continua crescita e non esauribili che indicano chiaramente il grado di civiltà di un paese, di una città, di una Nazione, che ne condizionano le scelte e che la identificano come giusta e degna.Nonostante oggi l'uomo sia immerso e circondato da una fitta rete di relazioni e di comunicazioni, appare spesso un individuo isolato, ma sentire la vicinanza e l'affetto dell'altro è importante in ogni momento della nostra vita perché nessuno può vivere solo e senza sostegno, che sia giovane o che sia anziano, risorsa infinita di saggezza e di esperienza di vita.Grazie per l'opportunità che ci offrite oggi di riflettere sui temi della disabilità e della malattia, condizioni che portano a sviluppare altre sensibilità; grazie per la testimonianza che ci date, esempio di amore, coraggio e dignità che traspare da ogni vostro singolo gesto.L'augurio che mi sento di esprimere è che da iniziative come queste possa scaturire un messaggio di fiducia e speranza per chi è in difficoltà e di impegno civile per ciascuna persona, per le istituzioni e per la società intera.
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